Quando andare in Tanzania: il periodo migliore per un safari

Tanzania quando andare

La Tanzania è diventata un centro di interesse turistico e naturalistico a partire dagli anni ’70, quando esploratori, scienziati e appassionati di natura decisero di andare alla scoperta delle meraviglie naturali del paese. Sono moltissime le principali attrazioni della regione: dalla Rift Valley, una valle tettonica originata dagli spostamenti della crosta terrestre, al Parco Naturale del Serengeti, di Ngorongoro e di Gombe, ai laghi Vittoria e Natron.

 Ogni anno sono migliaia i turisti che raggiungono queste terre per vivere un safari. Prima di organizzarlo, però, è necessario porsi alcune domande.

Per prima cosa bisogna chiedersi qual è il periodo migliore per andare in Tanzania. Quali sono le temperature, il clima e il comportamento delle precipitazioni in questa splendida area africana? Quali sono le stagioni nelle quali possiamo imbatterci e quali aspetti le caratterizzano?

In questa guida cercheremo di rispondere a queste domande, frequentissime per i viaggiatori alla prima esperienza, sperando di aiutarti a scegliere il momento migliore per partire e vivere un safari in Tanzania indimenticabile.

Clima, temperature e stagioni in Tanzania

La Tanzania ha un clima tropicale con temperature che oscillano tra i 20° e i 32° C. Non vi sono grosse differenze di temperature durante l’anno e che si viaggi in stagione estiva o invernale (che vi ricordo essere invertite) si troverà grossomodo la stessa temperatura.

Il clima è inoltre caratterizzata da una forte umidità e dalla presenza di due stagioni secche.

Durante i mesi invernali, da dicembre a marzo, la stagione è secca e piuttosto calda, con pochissime precipitazioni che rendono il meteo stabile, ideale per effettuare lunghe escursioni senza ritrovarsi nel bel mezzo di un piovasco improvviso.

Da fine marzo a inizio giugno inizia la prima stagione delle piogge, estremamente umida e contraddistinta da temporali anche violenti e con forte vento specie nel pomeriggio.

Nei mesi estivi e all’inizio dell’autunno, da giugno ad ottobre, la stagione è nuovamente secca e calda con poche piogge.

In autunno inoltrato la stagione è nuovamente umida e piovosa, nuovamente segnata da brevi ma forti temporali.

Per quanto riguarda le temperature, queste aumentano verso la zona dell’arcipelago di Zanzibar e delle sue isole, come Pemba e Mafia, mentre diminuiscono nei pressi delle aree montuose, come sul Monte Meru e sul Kilimangiaro, dove si può arrivare anche a 0°.

Le stagioni in breve

La Tanzania ha un clima tropicale caratterizzato da due stagioni secche e due stagioni umide, note come stagioni delle piogge, che sono regolate dai Monsoni e dagli Alisei provenienti dall’Oceano Indiano. Nei pressi delle coste e in luoghi come Zanzibar e limitrofi, le temperature sono di circa 20-26°, mentre nell’entroterra vi è un clima più secco, che va dai 21 ai 23°. Il clima della Tanzania è essenzialmente suddivisibile in quattro diverse stagioni:

  • La stagione secca breve, che va da luglio a settembre
  • La stagione secca lunga, che va da dicembre a marzo
  • La stagione delle piogge breve, che va da fine ottobre ai primi di dicembre
  • La stagione delle piogge lunga, che va da fine marzo a metà giungo

Il periodo migliore per viaggiare in Tanzania va da luglio a settembre, che sono i mesi più freschi e asciutti. Da prendere in considerazione anche il periodo che va da dicembre a febbraio, soprattutto per itinerari che comprendono le località marittime.

Quando andare in Tanzania?

Generalmente, come tour operator consigliamo di partire per un viaggio in Tanzania nei mesi estivi, tra luglio e settembre, quando è possibile approfittare di tutte le ore di luce della giornata senza trovarsi nel mezzo di un monsone durante le gite, i safari o i trekking, come quello che ti porterà a scalare il Kilimangiaro.

Considerando che questo è periodo di alta stagione, bisogna tenere conto di un rincaro dei costi di tutti i servizi, dei voli e degli hotel, oltre che di una minore disponibilità dovuta all’ampio numero di prenotazioni.

Ci sono però due evenienze in cui puoi valutare una pianificazione spostata durante i mesi delle piogge.

Il primo caso può essere tenuto a mente se desideri contenere le spese e i costi, approfittando di periodi di bassa stagione.

Il secondo, invece, riguarda la Grande Migrazione, il fenomeno annuale che vede lo spostamento di enormi branchi di animali in cerca di cibo, acqua e partner per l’accoppiamento. Ovviamente dove ci sono prede è probabile ci siano anche predatori: se desideri fotografare zebre e elefanti, ippopotami e leoni potresti sopportare più volentieri l’umidità e la pioggia alla caccia dello scatto perfetto. La grande migrazione puoi osservarla in estate, da luglio a settembre, oppure in inverno, da dicembre a marzo.

Il periodo migliore per un safari in Tanzania

Cerchiamo di dividere le principali attrazioni del paese in base al clima ideale per visitarle.

Quando visitare Arusha e Tarangire

I parchi nazionali del nord, come Arusha o Tarangire, sono perfetti in dicembre, gennaio, febbraio e luglio/agosto: le temperature più elevate e la scarsità di piogge costringono gli animali a radunarsi intorno a laghi e ruscelli permanenti per abbeverarsi, e dunque basterà piazzarsi nelle vicinanze, a distanza di sicurezza e seguendo le istruzioni delle guide, per osservarli e fotografarli.

Quando visitare Serengeti e Ngorongoro

Il Parco del Serengeti è al massimo dello splendore in inverno, tra dicembre e febbraio, durante la Grande Migrazione degli erbivori che attira anche moltissimi predatori. La stessa considerazione vale per l’Area di Conservazione di Ngorongoro, perché durante le stagioni umide gli animali si incontrano per accoppiarsi. In questo caso è necessario viaggiare preparati con abiti adeguati ai repentini cambi di temperatura e alle piogge intense che possono infastidire il convoglio di mezzi di osservazione.

Quando visitare Lago Natron e Vittoria

Se sei interessato ai laghi, come il Lago Natron o Vittoria, ti suggeriamo di visitarli tra giugno e settembre. In questa stagione sono molto apprezzati i tour di osservazione dei fenicotteri che si radunano sui grandi laghi.

Non dimenticare mai che nelle aree desertiche, anche se durante il giorno la temperatura è salita oltre i trenta gradi, è molto probabile che la notte sia fredda, con forti sbalzi termici fino a sotto lo zero. Se decidi di prenotare una notte in uno degli hotel-campi nella savana non dimenticare di portare con te un cambio di abiti più pesanti e caldi.

Quando fare trekking in Tanzania

Per un trekking sul Monte Kilimanjaro ti suggeriamo i mesi invernali, tra dicembre e febbraio. In primavera/estate, per via del posizionamento sull’equatore, le temperature sono più basse. Tieni comunque a mente che per via dell’altitudine, sul Kilimanjaro la temperatura è di tipo alpino, con depressioni termiche fino a sotto lo zero.

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