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PARCO NAZIONALE DEL TARANGIRE:
SAFARI E FLUSSI MIGRATORI

Situato a nord della Tanzania, il Parco Nazionale del Tarangire è uno dei più bei parchi da vedere nei tour in Tanzania, e prende nome dal fiume che lo attraversa, appunto il fiume Tarangire, e si estende fino al Parco Nazionale del Lago Manyara. Il Parco del Tarangire, noto anche come Tarangire National Park, è caratterizzato da panorami di selvaggio fascino dove la savana primeggia.

Il Parco Nazionale del Tarangire si estende per 2.600 km2 ed è disseminato di enormi baobab, alberi spettacolari di dimensioni incredibili (possono raggiungere i 25 metri di altezza), particolarmente longevi e resistenti con fusto rigonfio e bizzarra chioma spesso spoglia che assomiglia molto ad un apparato di radici. Pur essendo ormai un albero icona dell’Africa, conosciuto in tutto il mondo, per i locali rappresenta anche una fonte di cibo e di medicine e da molte tribù viene ritenuto sacro.

Flora e Fauna del Parco del Tarangire

tarangire baobab

Il Parco del Tarangire, a differenza di altri come quello del Serengeti, ha paesaggi che tendono ad essere più verdeggianti per la presenza del fiume Tarangire che lo attraversa, attorno al quale si possono trovare rigogliose pianure alluvionali, boschi, foreste e paludi. Caratteristico di questo parco è la presenza di due alberi: il baobab, essendo il parco con il maggior numero di questi esemplari, e l’acacia ad ombrello, nota come Acacia Tortillis.

Le migrazioni sono una delle caratteristiche più note di questo Parco e i flussi migratori determinano la presenza di diversi animali in base al periodo dell’anno in cui ci troviamo. Solitamente viene consigliato di visitare il Tarangire durante la stagione secca, essendovi in questo periodo la maggiore concentrazione di animali di tutti i parchi della Tanzania. Durante la stagione secca, principalmente da Agosto a Ottobre, il parco del Tarangire ospita una migrazione di massa di gnu, zebre, antilopi ed elefanti, che si concentrano soprattutto intorno alle pozze d’acqua che rimangono del fiume.

Oltre a questi animali, nel Tarangire National Park si possono vedere anche alcelafi, Kudu, i dik-dik, oltre 500 specie di uccelli e anche alcuni fra i più incantevoli felini, come i leoni africani e i ghepardi.  Gli elefanti, in particolare, sono una presenza molto elevata durante tutto l’anno ed è facile incontrarli in gruppi anche a distanza molto ravvicinata.

Il Tarangire National Park è noto anche come Parco dei Giganti, proprio per la presenza di esemplari enormi sia nella sua flora che nella fauna, vedi ad esempio i baobab e gli elefanti.

Le Migrazioni del Tarangire

La peculiarità del Parco Nazionale del Tarangire è contraddistinta dal Fiume omonimo che lo percorre, il quale rappresenta l’unica fonte di acqua durante le stagioni secche che determina la nascita di flussi migratori massicci di centinaia di diverse specie animali, in modo non dissimile da quanto succede nel Parco Nazionale del Serengeti e nell’Area di Conservazione di Ngorongoro.

Durante il pieno della grande migrazione, il panorama si riempe di ogni specie animale tipica del circuito nord: kudu, maggiori e minori, struzzi, facoceri, impale, leoni, leopardi, ghepardi e moltissimi altri animali. Fra questi spicca la presenza degli elefanti, che nel Tarangire raggiungono la più alta concentrazione. Ogni giorno è possibile avvistare da 500 a 1000 elefanti: uno spettacolo che riempie il cuore.

La tendenza si inverte durante le stagioni delle piccole e grandi piogge, che determinano l’allontanamento della maggior parte delle specie animali, che si muovono alla volta di Ngorongoro, del Lago Natron e del Lago Manyara, dove in tale periodo i pascoli sono tornati ad essere rigogliosi e vi è rinnovata disponibilità d’acqua.

I safari nel Tarangire

Per noi di Safari Avventura il Parco Nazionale del Tarangire è una meta obbligatoria in tutti i diversi safari in Tanzania. Proprio per questa ragione l’abbiamo inserito in tutti i nostri itinerari, anche nei safari di gruppo in offerta, proprio per la sua unicità e per il numero estremamente alto di animali che vi si trovano.

Gli itinerari più battuti nel parco sono sicuramente quelli che si snodano lungo il fiume, dove è più probabile l’avvistamento della maggior parte degli animali, ma interessanti, solo nella stagione secca, sono anche le paludi meridionali che alimentano il fiume Tarangire, dove transitano migliaia di bufali e di elefanti in cerca di fango refrigerante. All’esterno del parco, può essere interessante un’escursione al lago Burunge, caratterizzato da rive punteggiate dalle caratteristiche piante di euforbia candelabro, e da acque basse e alcaline, luogo ideale per numerosi stormi di fenicotteri tra luglio e novembre. Durante la stagione secca, inoltre, la bassa profondità riduce ulteriormente l’ampiezza del lago, che diviene in gran parte un’estesa crosta salina.

migrazione tarangire

Periodi consigliati

La flora e fauna del Tarangire National Park varia in base ai periodi dell’anno. Nei periodi più secchi, infatti, il fiume Tarangire è la sola fonte di acqua nei dintorni, quindi vi è una massiccia migrazione verso le sue falde, che si disperde durante i restanti mesi. Visitare il Tarangire è una meta fondamentale in questo periodo ma anche durante gli altri mesi permette di vedere paesaggi incantevoli e mozzafiato. Se si opta per safari di breve durata consigliamo di visitare il Tarangire nel suo periodo migliore, ovvero da agosto a ottobre.

Qui di seguito troverai tutti i diversi periodi e le caratteristiche del parco in questi mesi, così da poter scegliere quale periodo è più adatto a te.

Da gennaio a marzo

Questo è il periodo più piovoso che può sorprendere con forti acquazzoni, nonostante le restanti giornate il tempo sia limpido e soleggiato. Da gennaio a Marzo si raggiungono temperature che vanno dai 18° ai 28° e il paesaggio risulta essere rigolgioso e verdeggiante per merito delle frequenti piogge. In questo periodo il numero di specie animali presenti è distante da raggiungere i suoi picchi e il livello di avvistamenti non è il massimo.

Aprile e maggio

Questo periodo, nonostante il paesaggio contraddistinto da una flora rigogliosa e verdeggiante, è un pessimo periodo per raggiungere la zona, poiché la maggior parte degli animali hanno già lasciato il Tarangire, spostandosi verso altri parchi. Restano pochi esemplari di elefanti, facoceri, cudù e pochi animali che però vengono difficilmente avvistati a causa della fitta vegetazione.

Giugno e Luglio

In questo periodo dell’anno inzia la stagione secca, contraddistinta da precipitazioni molto rare. La vegetazione inizia a farsi anch’essa secca e le specie arboree cominciano a perdere le foglie a causa della siccità, facilitando gli avvistamenti di animali come elefanti, zebre e felini.

Da Agosto a Ottobre

Come abbiamo già ripetutamente detto, questo è il periodo migliore per raggiungere il Tarangire poiché vi è un’enorme concentrazione di animali intorno al fiume e alle paludi adiacenti. Inoltre la vegetazione è sufficienemtent spoglia da permettere facilmente gli avvistamenti.

Da Novembre a Dicembre

Dopo il periodo secco, novembre rappresenta il periodo delle piccole piogge, durante il quale la vegetazione seccata a causa dell’elevata siccità, torna a farsi rigogliosa. Questo è un periodo sconsigliato perché gli animali sono propensi ad allontanarsi dal Parco del Tarangire per muoversi alla volta di parchi con pascoli più rigogliosi, avendo ormai consumato le riserve di cibo del Tarangire.

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