Leopardo: alla scoperta del felino superpredatore 

Leopardo felino superpredatore

Il leopardo (Panthera Pardus) appartiene a una delle cinque sottofamiglie dei panterini ed è il felino predatore per eccellenza. Il leopardo è presente in maniera massiccia nell’Africa sub-sahariana, e nei parchi dell’Africa orientale, come in Tanzania, ma alcuni di questi mammiferi sono molto proliferi anche nell’Asia sub-orientale.

I leopardi fanno parte della Lista Rossa IUCN, che li classifica come specie vulnerabili a causa della perdita del loro habitat naturale e alla conseguente frammentazione per il globo. Inoltre, da sempre, questi felini sono stati cacciati per la loro pelliccia e per orgoglio personale dei cacciatori, soprattutto in una competizione di caccia nota come Big Five Game.

Caratteristiche del leopardo

Aspetto

In proporzione agli altri felini, il panthera pardus ha le gambe relativamente più corte e le anche più piatte rispetto ai suoi parenti ma questo non lo rende meno robusto. I maschi, infatti, possono misurare in altezza 60-70 cm, mentre le femmine 55-65 cm.

La lunghezza del corpo va dai 90 ai 190 cm, coda compresa. Essa funge da bilanciere per l’animale, sia per la camminata che per l’arrampicata sugli alberi e gli spostamenti tra gli stessi.

Il peso di un leopardo maschio si aggira attorno ai 37-90 kg, mentre quello della femmina varia dai 28 ai 60 kg.

Queste grandi differenze tra gli esemplari maschi e femmine è dovuta alla naturale dismorfia sessuale.

I muscoli del leopardo sono molto grandi e molto forti, soprattutto quelli posteriori che gli permettono di saltare e scalare gli alberi dove nasconderanno le loro prede per evitare che predatori più grandi di loro, quali il leone, gliele rubino.

I suoi arti, seppur muscolosi, sono corti e e terminano con zampe larghe e possenti dotate sia di cuscinetti, che lo aiutano a muoversi in modo silenzioso e furtivo, sia di artigli retrattili che lo aiutano nella caccia.

Il panthera pardus è il felino con gli artigli più lunghi e più affilati, che lo aiutano nell’arrampicata. I suoi canini, invece, sono lunghi circa 6 centimetri.

Il cranio del leopardo è grande e arrotondato ma il suo muso è più breve rispetto a quello degli altri panterini. Il collo è molto corto e muscoloso. La sua mascella è molto muscolosa e la usa per afferrare e trasportare prede molto più grandi di lui-

La pupilla del felino è rotonda, di colore giallo. La sua vista notturna è sei volte migliore della vista umana, ed eccelle anche tra quella degli altri predatori.

Pelliccia

leopardo pellicciaLa pelliccia del leopardo varia in base al clima e al luogo dove è cresciuto. Il loro manto può assumere varie sfumature, dal giallo pallido al marrone scuro. Petto, ventre, gola e coda sono di colore bianco, così come l’interno delle loro zampe.

La pelliccia, sui fianchi e sul dorso, presenta delle rosette di colore scuro dette ocelli. Anche la faccia possiede delle macchie. Le zampe, invece, sono caratterizzate da striature meno definite che nella coda possono tramutarsi in veri e propri anelli.

Il manto di questi animali è corto, lucido e spesso, ma soffice. La pelliccia, nella parte inferiore, è invece più lunga e soffice rispetto al resto del corpo.

Comportamento

Questo superpredatore è un animale che si adatta facilmente a qualsiasi tipo di habitat, che diventa subito il suo territorio. Questo può estendersi fino ai 400 km2 e comprende una o due femmine.

Le sue attività si svolgono principalmente durante la sera, quando è più facile mimetizzarsi e agire furtivamente.

Il panthera pardus caccia qualsiasi tipo di animale, anche quelli molto più grandi di lui. Può infatti arrivare ad uccidere animali di oltre 150 kg, in assenza di tigri o leoni, i suoi unici rivali. Il modus operandi di questo felino consiste nel saltare al collo delle sue prede e azzannarle, causandone così la morte per soffocamento. In seguito, grazie alla sua forza e alla sua agilità, il leopardo si arrampica su un albero dove può mangiare il suo pasto lontano da altri predatori.

Il leopardo, però, non è solo un predatore. Anche lui può venire minacciato da animali più forti di lui. Oltre al leone e alla tigre, suoi nemici sono anche le iene, i lupi, i licaoni, i cani della prateria, coccodrilli e gli orsi.

E’ uno dei pochi felini di taglia grande ad essere in grado di arrampicarsi sugli alberi e di scendere da questi tenendo il muso rivolto verso il suolo.

Il leopardo è un animale prettamente solitario e inizia a cercare un compagno solo durante la stagione riproduttiva, che ha luogo nei mesi di gennaio e febbraio. Il maschio resta con la femmina fino a poco prima del parto e non prende parte alla vita familiare. La gestazione dura un centinaio di giorni e le cucciolate sono solitamente di tre-quattro esemplari. I cuccioli di leopardo inizieranno a cacciare dopo i tre mesi di vita e resteranno con la madre fino alla successiva cucciolata (solitamente avviene dopo due anni dal parto precedente). I fratelli resteranno assieme ancora qualche mese prima di separarsi.

Differenza fra leopardo africano e indiano

Il leopardo africano, o panthera pardus pardus, è la sottospecie più comune di leopardo ed occupa tutta l’area africana.

Il leopardo indiano, o panthera pardus fusca, è, invece, una specie classificata come prossima all’estinzione. Vive nel continente asiatico ed è continuamente minacciata dalla progressiva perdita del suo habitat naturale e dal bracconaggio.

Tra questi due tipi di panthera pardus, il più grande è il leopardo africano, anche se di poco. Difatti supera in lunghezza quello indiano di una decina di centimetri.

Il leopardo africano, inoltre, ha più familiarità con l’arrampicamento sugli alberi in quanto convive con predatori quali leoni e tigri. Il leopardo indiano, seppur vivendo nelle foreste asiatiche, non ha nessuno con cui competere e diventa spesso un predatore apicale.

Si possono incontrare differenze anche nella pelliccia di questi due animali. Il leopardo africano ha solitamente il manto di color giallo scuro ma, a seconda del suo habitat, può assumere sfumature crema o bruno rossastre. Il leopardo indiano, invece, ha la pelliccia di color marrone scuro e, nelle parti inferiori, di color rosso chiaro. Entrambi i felini hanno rosette nere su tutto il manto.

Differenza tra ghepardo e leopardo

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Le differenze tra ghepardo e leopardo sono innumerevoli, eppure molti continuano a non distinguere questi due felini.

In primo luogo i due predatori differiscono nell’aspetto. Come abbiamo già analizzato, la pelliccia del leopardo è ricoperta da rosette scure. Il ghepardo, invece, ha il manto ricoperto di macchie circolari. Il muso di quest’ultimo, poi, è ricoperto da striature nere che partono da sotto gli occhi ed arrivano alla bocca.

Anche la testa è diversa: la pathera pardus ha il cranio più grande e rotondo ma il naso più piccolo. Il ghepardo, invece, ha narici più grandi, poiché ha bisogno di maggior ossigeno per poter correre.

Gli artigli del ghepardo, inoltre, non sono retrattili come quelli del leopardo, e questo gli permette di avere più aderenza durante la corsa.

Questo felino è, infatti, il più veloce del mondo, riuscendo a raggiungere i 93 km/h e a mantenere questa velocità per quasi 300 metri.

Oltre alle differenze fisiche, i due sono anche molto diversi per quanto riguarda il comportamento e la caccia.

Il ghepardo, per attaccare le proprie prede si basa sulla velocità. Anch’egli, come il leopardo, utilizza i canini per uccidere la sua preda. La caccia avviene durante il giorno, quando l’ambiente è ben illuminato. Ciò perché questo felino si basa sulla vista, più che sull’olfatto. Una volta atterrata la sua preda, egli la consuma rapidamente, ovvero non conserva o nasconde il cibo.

Il leopardo, invece, si basa sulla mimetizzazione per procacciarsi il cibo e preferisce cacciare durante il crepuscolo. Una volta catturata ed uccisa la preda, egli la nasconde sugli alberi, così da poter conservarla per il futuro e poterla consumare con calma, lontano da altri predatori.

Anche l’habitat di questi due felini varia: il leopardo si adatta facilmente e può vivere sia nella savana che in zone boschive o rocciose; il ghepardo invece predilige le zone semi desertiche e la savana.

Curiosità

  • Il leopardo è un nuotatore provetto
  • Il balzo del leopardo può raggiungere i 3 metri in altezza e i 6 in lunghezza
  • Per marcare il territorio utilizza sia marchi olfattivi (l’urina) sia visivi (graffi sugli alberi)
  • Sono animali che sono stati spesso sottoposti ad ibridazione. In alcuni giardini zoologici è possibile osservare incroci leopardo-leone o leopardo-puma

A macchia di leopardo

Il detto “a macchia di leopardo” si riferisce ad un fenomeno (sociale, politico etc) che si manifesta irregolarmente sul territorio, e si riferisce proprio alle macchie presenti sulla pelliccia del leopardo.

Questa locuzione ha anche un sinonimo, meno conosciuto, ma riportato da vari dizionari: “a pelle di leopardo”.

Pantera e leopardo: lo stesso animale

Lo sapevate che la pantera nera non esiste? Pantera è, infatti, sinonimo di leopardo.

Questo felino non è altro che un panthera pardus affetto da una forma di melanismo, dovuta alla mutazione di un gene dominante.

Il leopardo melanico conserva ancora le sue tipiche rosette, ma esse sono nascoste dal pigmento scuro della melanina.

Il leopardo melanico è la forma più comune di pantera nera in cattività ed è stato allevato per generazioni.

E’ di costituzione più debole rispetto al leopardo ed è anche più piccola di dimensioni. Nonostante ciò sono molto abili nel cacciare e riescono a uccidere prede anche più pesanti di loro anche di 500 kg.

In natura è più comune il giaguaro melanico ma alcune pantere sono state spesso avvistate in Asia, soprattutto nelle foreste cinesi.

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