Monete Tanzania: scellino e valuta

Monete Tanzania: scellino e valuta

Se stai pianificando un viaggio in questo sorprendente paese dell’Africa orientale, sicuramente ti starai ponendo alcune domande che riguardano tutti gli aspetti e i fattori che possono rendere la tua vacanza davvero indimenticabile e che ti faranno partire sereno. Uno di questi aspetti riguarda proprio il tipo di moneta che dovrai utilizzare quando ti troverai in Tanzania: qual è la valuta di questo paese? Come funzionano i pagamenti nei vari negozi o attività commerciali? Quali sono le monete che vengono accettate? È possibile, per esempio, pagare con gli euro? E quali sono le limitazioni (se esistono) che riguardano, per esempio, i pagamenti con carta di credito? Scopriamo di più su tutti questi aspetti, cercando anche di fornire qualche informazione che riguarda la storia della valuta locale, e indicando qualche suggerimento di massima sul budget giornaliero che deve essere calcolato.

Monete accettate in Tanzania (accettano gli euro?)

Veniamo alla prima domanda: in Tanzania è possibile procedere ad un pagamento con gli euro, oppure è necessario essere dotati della moneta locale? E, più in generale, quali sono le monete che vengono accettate qui?

La moneta locale è lo scellino tanzaniano, che nel 1966 è stato introdotto in sostituzione dello scellino africano: questo significa che, se ti trovi in un qualsiasi negozietto locale e sei dotato di questa moneta, non avrai alcun problema ad effettuare i tuoi acquisti. Tuttavia, poiché la Tanzania è stata oggetto, nel corso degli anni (e lo è ancora oggi) di numerose visite da parte di turisti provenienti da ogni parte del mondo, in diverse attività commerciali (specialmente nei Lodge o nei Camp) è possibile anche pagare con gli euro, in quanto anche questa moneta (insieme al dollaro statunitense) viene qui accettata.

In linea di massima, quindi, le monete accettate sono lo scellino locale, consigliato soprattutto per le mance o per gli acquisti nei piccoli negozi, e per i pagamenti nei ristoranti o nei vari locali in cui si consumano pasti del luogo; ma anche l’euro e il dollaro statunitense, che vanno per la maggiore nei lodge e nei Camp. A proposito dei dollari, però, è bene sapere che quelli emessi prima del 2009 non vengono accettati sia per quel che riguarda i pagamenti del visto, sia in alcune strutture (inoltre, vengono anche cambiati con una certa difficoltà).

Tagli e figure delle monete e banconote tanzaniane

Il simbolo di questa moneta è scritto in x/y, in cui x è la quantità di shilingi, mentre y di senti, affiancati da un segno di uguale che sostituisce lo zero. Per fare un esempio, 50 senti viene scritto “=/50” o “-/50”.

Lo scellino viene suddiviso in 100 senti.

Nel 1966, quando venne introdotto in maniera ufficiale, esso comprendeva le monete da 5, 20 e 50 senti (in cui la moneta da 5 era in bronzo, quella da 20 era in nichel-ottone e quella da 50 era in cupro-nichel); ad oggi, le monete sono  50, 100, 200 e 500 shilingi.

Le banconote introdotte nel  1966 furono da 5, 10, 20 e 100 shilingi (quella da 50 venne introdotta nel 1985, seguita da quella da 200, introdotta l’anno successivo, quella da 500 nel 1989, e quella da 1000 nel   1990). Ad oggi, diverse banconote sono sostituite dalle monete e le uniche in circolazione sono quelle da 500, 1000, 2000, 5000 e 10000 shilingi.

La banconota da 500 shilingi ha come colore principale il verde, e presenta nel fronte l’immagine di un Bufalo nero, e nel verso l’immagine di Nkrumah Hall, Università di Dar es Salam.

La banconota da 1000 shilingi ha come colore principale il blu-viola, e presenta nel fronte l’immagine di Julius Nyerere e nel retro quella del Palazzo del Parlamento, situato a Dar es Salaam.

La banconota da 2000 shilingi ha come colore principale arancio-marrone, e presenta sul fronte il leone del Kilimangiaro e sul verso Il Forte vecchio di Stone Town.

La banconota da 5000 shilingi ha come colore principale il viola, e presenta un rinoceronte nero nel fronte, ed il Palazzo delle Meraviglie di Stone Town e la Miniera d’oro di Geita nel verso.

La banconota da 1000 shilingu ha come colore principale il rosso, e presenta nel fronte un Elefante, e nel verso l’immagine della Sede centrale della Banca di Tanzania.

Scellino tanzaniano: valore e storia della valuta tanzaniana

La Tanzania è un paese molto particolare e complesso, e la sua complessità è visibile in molti aspetti che non riguardano solo la valuta locale: dal punto di vista linguistico, per esempio, è noto che lo swahili (lingua maggiormente utilizzata in Tanzania) è stato molto influenzato dalle varie colonizzazioni e dai vari rapporti commerciali che si sono succeduti nel corso dei secoli, ed è infatti una lingua molto flessibile ed aperta (che ha preso molti prestiti da altre lingue). Possiamo dire che questa influenza sia stata visibile anche nell’insediamento della valuta locale, dal momento che lo scellino tanzaniano non è stata l’unica moneta utilizzata: essa è stata introdotta nel 1966, in sostituzione dello scellino africano.

Ad oggi, è la moneta ufficiale della Tanzania, accettata in tutte le attività, negozi, ed istituti, ma affiancata, in alcuni casi (specialmente nelle strutture ricettive ed all’intero di quelle specifiche per turisti) anche dal dollaro statunitense e dall’euro.

Pagamenti con carte di credito

In questa zona è anche possibile effettuare acquisti pagando con carte di credito: devi sapere, infatti, che la maggior parte dei negozi e delle attività commerciali e turistiche sono dotate di tutta la strumentazione per i pagamenti digitali, per esempio con carte di credito Mastercard, Diners, Access, American Express, e Visa. In effetti non ci sono particolari limitazioni, ma in generale, quando è possibile, è consigliato il pagamento in contanti perché le spese di commissione sono piuttosto elevate (raggiungono in molti casi anche l’8% e non sono mai più basse del 6%).

In generale non è complicato pagare in contanti, perché la maggior parte delle banche e degli istituti di credito sono dotati di sportelli con POS per i prelievi.

Curiosità sulla valuta locale e la moneta della Tanzania

Lo scellino tanzaniano non è stato l’unico tipo di moneta qui utilizzata: infatti, anche la moneta ha risentito, nel corso dei secoli, delle varie influenze straniere dal momento che la Tanzania è stata spesso oggetto di conquiste e colonizzazioni. Nel tempo, la valuta locale è stata:  il fiorino dell’Africa orientale, la rupia dell’Africa orientale e quella di Zanzibar (ma anche quella dell’Africa orientale tedesca, dal momento che non dobbiamo dimenticare che anche la Germania ebbe un importante ruolo nella colonizzazione della Tanzania), e il riyal di Zanzibar.

Budget giornaliero: quanto calcolare per la vacanza

Non è facilissimo dare un consiglio universale sul budget quotidiano che deve essere calcolato per la vacanza: questo perché ognuno di noi ha delle proprie esigenze specifiche e diverse da quelle di chiunque altro, e mentre c’è chi preferisce fare un viaggio semplice ed all’avventura (che, quindi, non richiede un budget elevato), vi sono anche molti turisti che invece non vogliono fare rinunce e desiderano provare molte esperienze (e, per questo motivo, possono avere la necessità di una maggior quantità di denaro).

In ogni caso, come abbiamo detto non è necessario portare con sé una quantità elevata di contanti, per due motivi: il primo è che, per qualsiasi necessità, è possibile prelevare dai bancomat situati nei vari sportelli delle banche delle città; il secondo è che in moltissime strutture ricettive e turistiche vengono accettati anche i pagamenti con carta di credito. Poiché, però, molte zone della Tanzania interessanti da visitare si trovano fuori dalle città (e fuori dalle città non è semplicissimo trovare bancomat) è consigliabile tenere con sé sempre qualcosa a seconda delle proprie esigenze.

In generale, chi fa un viaggio più all’avventura deve calcolare una cifra di circa 30 euro al giorno, che possono aumentare se si entra in musei o si partecipa ad esperienze ed attività a pagamento.

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