Se desideri visitare il Serengeti in Tanzania, un’ottima soluzione (anche dal punto di vista economico) è quella di valutare la possibilità di alloggiare in hotel, ostelli o campeggi: infatti, questa zona del paese, essendo molto turistica, ha avuto la possibilità di affinare, nel tempo, le sue soluzioni di alloggio che sono tutte ugualmente valide e che si adattano bene a qualsiasi tipo di turista, di viaggio o di necessità.
È bene sapere che in questo paese dell’Africa è possibile approfittare di una rete molto ampia ed articolata di soluzioni di alloggio che differiscono tra di loro sia per funzionalità che per posizione, ma che offrono tutte ottime opportunità ma comunque abbastanza variegate per quanto riguarda il tipo di struttura ed il livello di comfort e di atmosfera e, ovviamente, anche le differenze di prezzo a seconda che si tratti di lodges, campi tendati fissi o semi-permanenti, o light camping: questi ultimi meritano una particolare attenzione, dal momento che si tratta di campeggi itineranti e mobili, che non offrono tuttavia alcun tipo di servizio e che hanno la particolarità di essere molto economici (molto di più rispetto ad altre soluzioni).
I light camping possono essere la scelta ideale per chi non ha alcun interesse aggiuntivo oltre a quello di immergersi totalmente nella natura più selvaggia (e più spartana) senza avere alcun tipo di servizio (e, per questo, sono molto economici).
Vediamo insieme alcune delle migliori soluzioni che è possibile valutare per un alloggio in questa zona.
All’interno del parco è possibile trovare molte soluzioni per vivere appieno l’esperienza del safari, avendo l’opportunità di sentirsi un tutt’uno con la meravigliosa natura che il Parco offre: infatti, i sei lodge presenti all’interno del parco (nominati Seronera Wildlife lodge, Mbali Mbali Soroi, Melia Serengeti, Four season safari Lodge, Serena e Sopa Lodge) sono tutti adatti ad offrire un’esperienza di viaggio davvero unica ed accattivante, dal momento che sono situati in posizioni che permettono di godere di una vista e di un panorama davvero mozzafiato ed allo stesso tempo hanno un basso impatto ambientale.
Il costo degli alloggi è variabile, sia in funzione della stagione, sia in funzione del tipo di esperienza che si intende fare: infatti, non tutti i lodge offrono le medesime soluzioni e se ad esempio al Seronera è possibile godere di una piscina nella parte rialzata da cui è possibile ammirare dall’alto la sterminata prateria, altre soluzioni possono essere più adatte a chi, ad esempio, è più interessato a vivere la natura nel modo più spartano possibile. In questo secondo caso è sicuramente possibile spendere di meno, pur rinunciando a qualche comfort.
In genere, comunque, si preferisce prenotare la struttura in cui alloggiare insieme al safari, in maniera da poter vivere un’esperienza il più possibile completa (e questo, chiaramente, ha in impatto sul prezzo finale).
Oltretutto, il Parco è talmente grande che conviene effettuare prenotazione dell’alloggio insieme al safari, proprio per evitare spiacevoli inconvenienti o brutte sorprese.
Le strutture possono essere sia interamente in muratura, sia formate da camere tendate che però, come detto, non hanno nulla da invidiare alle camere convenzionale: le pareti e il tetto sono in genere formate da canvas, e poggiano su una struttura in pietra o legno, dotate di servizi privati e con mobili di base che permettono un soggiorno confortevole, a seconda che si scelga la soluzione basic, medium o luxury.
Se desideri vivere un’esperienza a metà strada tra l’avventura ed il comfort, allora la soluzione migliore per te potrebbe non essere quella del camping o dei lodge, ma quella degli hotel. A questo proposito, è bene sapere che la maggior parte degli hotel del Parco è alquanto dispendiosa, non solo perché essi si trovano al suo interno ma anche perché sono soluzioni di lusso, spesso a 5 stelle. Tuttavia, questa descrizione merita una certa attenzione: infatti, sebbene si parli di lusso, questo non significa necessariamente ciò che in genere si associa al concetto di lusso nella maggior parte delle altre località turistiche. È facilmente comprensibile che se ti sposti fino in Tanzania (e magari opti per uno dei tanti safari che è possibile fare nel Parco Nazionale del Serengeti, per esempio) sicuramente non sei interessato a sauna, massaggi, ampiezza delle camere o della piscina, e numero di stelle: in questo senso il concetto di comfort è molto più stretto, perché riguarda soprattutto la qualità, la varietà ed il numero di esperienze che puoi fare. Il termine lusso, in tal senso, indica semplicemente aspetti come la posizione, il silenzio, l’atmosfera e l’esclusività della camera (che più è immersa nella natura, più è considerata lussuosa e strategica).
Quando si parla di lusso, quindi, non è detto che si faccia riferimento a ciò che comunemente pensiamo, ed è così che nel Parco si può avere una camera di lusso senza corrente elettrica (ma con lampade ad olio) e con WC chimico, ed essa può avere un costo più alto rispetto ad una camera in muratura con tutti i comfort possibili ed immaginabili, semplicemente perché è più sostenibile dal punto di vista ecologico ed ha un impatto ambientale talmente basso da garantire il totale rispetto della natura.
Anche in questo caso non si possono dare delle indicazioni di massima sull’hotel da scegliere, perché la scelta è direttamente legata alla zona del parco che si intende visitare ed al tipo di safari che si intende fare. Possiamo dire che alcuni dei più famosi e nominati (per qualità, e per numero di soluzioni confortevoli) sono il Four Seasons o l’Asanja Moru.
Gli ostelli possono essere una valida soluzione alternativa, perché offrono alcune soluzioni di comfort di base, ad un prezzo sicuramente più abbordabile: ovviamente, anche in questo caso i costi sono variabili sia a seconda del tipo di struttura e della sua posizione geografica (il fatto che si trovi di fronte a un panorama mozzafiato può fare davvero la differenza) sia a seconda della stagionalità (se è alta, è maggiore la spesa che si dovrà affrontare). Inoltre, alcuni ostelli offrono maggiori esperienze in fatto di comfort e di relax, e questo può incidere sui costi finali che, tuttavia, sono più abbordabili rispetto agli hotel di lusso.
Tra questi, possiamo ricordare ad esempio Serengeti Ikoma Wild Camp, un hotel a tre stelle, situato in zona Ikoma e che tuttavia presenta diverse opportunità di comfort come la zona ristorante, bar, e il Wifi; Serengeti Wildebeest Camp, a tre stelle, situato nella parte centrale del parco, che presenta la possibilità di doccia e bagno privati; Serengeti Wild Camps, a tre stelle, presenta la possibilità di parcheggio privato e Wifi.
I campeggi rappresentano sicuramente la soluzione più adatta ad un’esperienza più spartana e senza troppe smancerie: se sei una persona che ama l’avventura e non teme le sorprese, il campeggio è la giusta risposta alle tue domande, perché si presenta come una soluzione funzionale, di ottima resa ma poca spesa.
Possiamo dire che esistono diverse tipologie di campeggio che si allontanano dalle esperienze lussuose ed accattivanti degli hotel e dei lodge murati. Infatti, i più comuni sono i campi tendati fisso come il Grumeti Serengeti o il Campo di Serena di Kirawira, che si posizionano a metà strada tra l’esperienza autentica e quella più confortevole, in quanto offrono un minimo di comfort ma sono comunque un punto di partenza ottimo per safari autentici.
Molto spesso si fa confusione quando si cercano i campi tendati fissi perché in alcuni casi essi vengono definiti nelle loro denominazioni “lodges”: per quanto non costruiti in muratura (e quindi per quanto essi non diano l’idea di solidità), in realtà sono molto ricercati proprio per via del fatto che si tratta di strutture semplici, che danno la possibilità di vivere la propria vacanza in un’atmosfera molto più autentica.
Interessanti sono anche i campi semipermanenti, che si posizionano a metà tra i campi tendati fissi e quelli mobili: essi vengono montati solo stagionalmente nelle varie zone dei Parchi e seguono i ritmi delle stagioni, venendo così spostati circa ogni 3 o 4 mesi nelle zone in cui avvengono le migrazioni delle mandrie di ungulati alla ricerca di pascoli. La loro caratteristica è quella di essere simili ad una piccola casa, con due letti e bagno privato, con un impatto ambientale minimo ed un’atmosfera molto affascinante (infatti, essi offrono un contatto intimo con la natura ed anche per questo motivo possono avere un costo decisamente più alto rispetto ai campi fissi oppure ai lodges): se preferisci la posizione, l’esperienza, l’intimità al concetto di lusso in senso stretto, allora questi possono essere la scelta giusta per te.
Se desideri vivere un’esperienza a pieno impatto con la natura, però, non puoi certamente fare a meno di considerare l’importanza di vivere la tua avventura nei campi mobili, che a differenza dei precedenti sono inseriti in maniera perfetta all’interno della natura selvaggia: tra essi possiamo nominare AndBeyond Serengeti Under Canvas o il Serengeti Safari Camp.
Qualora il tuo budget fosse veramente limitato, un’ottima soluzione può essere quella di puntare sul campeggio pubblico del parco, che ha un costo di circa $ 30 a persona a notte. Tuttavia, è bene sottolineare che, in quanto pubblici, i pochi servizi a disposizione devono essere condivisi tra tutti i turisti, e che è necessario avere con sé tutto l’occorrente per cucinare (strumenti e utensili).
Dare consigli e suggerimenti della durata di un soggiorno in Tanzania non è indicato, perché significherebbe dare delle indicazioni che non possono valere per tutti, dal momento che ciascuno ha delle personali necessità ed esigenze e che non tutti i turisti desiderano vedere le medesime cose.
In linea di massima, quindi, la durata del soggiorno è variabile in funzione sia del tipo di viaggio che si desidera fare (per esempio, a seconda che si voglia fare un viaggio più all’avventura o un’esperienza più orientata sul relax e sul divertimento) sia delle proprie esigenze di costi e di budget.
Possiamo dire inoltre che, parlando nello specifico delle esperienze che è possibile vivere nel Parco del Serengeti, vi sono diverse soluzioni che possono offrire un’adeguata risposta a tutte le necessità.
Per esempio, nel Parco Nazionale del Serengeti è possibile vivere un’esperienza soft ma intensa con i safari della durata di due giorni, che comunque è il periodo minimo consigliato: infatti, questo periodo è indicato per avere l’opportunità e maggiori occasioni di avvistare gli animali più difficili, a seconda della zona (che comunque dipende dal periodo dell’anno ed è legata strettamente alla migrazione).
Se, però, si ha la possibilità di spendere un periodo di tempo maggiore, un’ottima alternativa potrebbe essere quella di optare per un safari di durata maggiore, come quello la visita che prevede anche la visita al Tarangire o del cratere Ngorongoro (e che richiede un tempo di almeno 4-5 giorni).