Dove si trova la Tanzania: mappa e storia del paese

Dove si trova la Tanzania

La Tanzania è una terra che, negli ultimi tempi, sta riscuotendo un certo successo specialmente dal punto di vista turistico: essa si trova in Africa orientale, al confine con Kenya, Mozambico, Malawi, Zambia, Congo, Burundi, Rwanda e Uganda, e merita una certa attenzione specialmente per quel che riguarda la sua geografia, che la rende un luogo incantevole e ricco di prospettive. Circondata da specchi d’acqua, cascate e monti, la Tanzania è una località interessante anche per via delle sue coste e delle sue isole, che sono di rilevante interesse turistico (una fra tutte, Zanzibar, che è molto nota tra i viaggiatori).

Dove si trova la Tanzania: mappa

La posizione della Tanzania è particolarmente strategica, ed è proprio per questo che la sua mappa merita una certa attenzione: essa è veramente il luogo adatto a qualunque tipo di turista, perché con i suoi numerosi e grandi laghi, le sue alte vette, e le sue coste ricche, è in grado di offrire relax, divertimento, ma anche molte attrazioni degne di nota dal punto di vista culturale, artistico e religioso.

Essa si trova in Africa Orientale, più nello specifico a sud del Kenya, ed è il paese più grande di questa parte del continente: non a caso, per le sue dimensioni, essa è grande tre volte l’Italia, ed è il 31esimo paese più vasto del mondo. La sua geografia è abbastanza vasta e articolata: a nordest vi sono numerose catene montuose (tra cui i vulcani Meru e Kilimangiaro), mentre a ovest vi sono le savane (molto degno di nota è il Parco Nazionale del Serengeti), e i grandi laghi (in particolare il Lago Vittoria e il Tanganica). Ad oriente, invece, essa si affaccia sull’Oceano Indiano, ed include, tra le altre isole, anche Zanzibar, Mafia, e Pemba.

Storia della Tanzania

La Tanzania ha una storia molto antica, che risale a oltre 10000 anni fa, quando essa era abitata (secondo alcune fonti) da un gruppo preistorico di cacciatori del gruppo linguistico khoisan: fu solo 5000 anni dopo che, con una prima integrazione da immigrazione di altri gruppi, vennero introdotti l’allevamento e l’agricoltura.

In ogni caso, questa zona dell’Africa è stata, nel corso dei secoli, una delle più colonizzate e sicuramente una delle località di maggior interesse politico, storico e culturale: facendo un breve cenno alla sua storia, oltre ad un primo tentativo di colonizzazione europea avuto nel  XVI secolo da parte dei portoghesi, fu nel  XIX secolo che ebbe luogo la più famosa colonizzazione del paese da parte della Germania. In precedenza, ossia nel II secolo d.C.,  avevano avuto luogo i primi rapporti commerciali persiani e arabi, che ebbero il merito di contribuire in gran parte all’insediamento della lingua swahili ma anche alla formazione della cultura costiera.

Ciò che emerge, proprio analizzando la lingua ufficiale della Tanzania, è la grande varietà di culture e di prestiti linguistici che probabilmente si sono succeduti nel corso dei secoli proprio per via della numerosa varietà di etnie presente nel paese: oggi vengono calcolate circa 125 etnie, con gruppi linguistici e sociali davvero molto variegati.

Il termine Tanzania è il risultato dell’unione (non solo dal punto di vista linguistico, ma anche dal punto di vista politico, sociale e culturale) di Tanganica e Zanzibar: questa unione avvenne nel 1964, quando i due paesi, ottenuta l’indipendenza, divennero  l’odierna Repubblica Unita di Tanzania.

Momento migliore per un viaggio in Tanzania

Come spesso accade, non è possibile stabilire un momento migliore per tutti per visitare la Tanzania, perché molti aspetti incidono in questa scelta e non tutti i turisti hanno gli stessi interessi e le medesime esigenze e necessità: se è vero, però, che la maggioranza delle persone preferisce evitare stagioni troppo piovose, è anche vero che anche in questo caso non si può parlare in linea generale, perché la scelta dipende per lo più dalla zona che si desidera visitare.

In linea di massima possiamo dire che chi preferisce una stagione più secca potrebbe considerare come migliore stagione quella che va da maggio ad ottobre: successivamente, e fino a inizio maggio, subentra invece la stagione delle piogge, che tuttavia può rappresentare motivo di interesse per altri gruppi turistici.

Diciamo questo perché, come abbiamo anticipato, tutto dipende dal tipo di esperienza che si intende fare: se, per esempio, si desidera fare un safari in Tanzania, la scelta ideale è la stagione secca, mentre la stagione delle piogge è molto ricca e promettente se si desidera fare una visita al Parco Nazionale del Serengeti a vedere gnu e zebre (ma anche leoni e altri predatori).

Invece, poiché i mesi più caldi in assoluto sono gennaio e febbraio, essi rappresentano il periodo ideale per chi vuole godere del mare e delle spiagge dalla vista incontaminata, anche per via del clima particolarmente promettente (non adatto, tuttavia, a chi non ama il caldo).

Natura, clima e ambiente della Tanzania

Proprio come la sua morfologia e geografia, anche il clima della Tanzania è particolarmente articolato, ed esso è molto influenzato dai territori: infatti, sono soprattutto le stagioni delle piogge a determinare il clima della Tanzania a seconda della zona in cui ci si trovi, ed è anche per questo che conoscere le stagioni aiuta a scegliere, come abbiamo visto, il momento migliore per un viaggio in queste bellissime zone (questo, ovviamente, anche in funzione dei propri interessi e delle proprie esigenze).

La Tanzania offre moltissime esperienze, sotto diversi profili e punti di vista: infatti, il turista interessato a visitare parchi e savana può avere pane per i suoi denti, ma non mancano le bellezze della costa e le isole, che offrono uno spunto in più per il divertimento semplice e per il relax. Se desideri  visitare entrare in pieno contatto con la natura e con le sue bellezze incontaminate, non puoi certamente fare a meno di recarti nel Parco Nazionale del Serengeti, ma sono degne di nota anche le cascate e i safari, che vale sicuramente la pena fare almeno una volta nella vita.

Il clima è variabile, proprio perché molto variegato è il territorio che la zona offre: si va da un clima tropicale (tendenzialmente caldo-umido) lungo la costa ad un clima temperato, fino ad un clima semi-arido nelle parti interne (in particolare negli altipiani).

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