L’Elefante Africano: il mammifero di terra più grande al mondo

Elefante africano

L’elefante africano, noto anche come Loxodonta africana, è uno degli animali più amati e ricercati durante i safari in Tanzania, che grazie alla sua enorme stazza riesce sempre ad impressionare ogni persona. Il pachiderma africano è infatti il mammifero più grande al mondo, assieme agli altri due membri della famiglia degli elefantidi, ovvero quello Indiano e quello Africano delle Foreste.

Oggi scopriremo tutte le curiosità e le caratteristiche di questo splendido animale Africano, il più grande dei big five africani (assieme a leone, bufalo, leopardo e rinoceronte) nonché uno dei più begli esemplari della fauna della Tanzania, noto tanto per il suo peso e la sua altezza da record, quanto per episodi tristi come quello del bracconaggio.

Aspetto e descrizione dell’elefante Africano

Il pachiderma africano è il mammifero di terra più grande al mondo, superato nelle dimensioni soltanto dai cetacei marini. Gli elefanti maschi raggiungono in media una lunghezza di 6-6,5m ed un’altezza al garrese di circa 3,2 – 3,5 m, mentre gli esemplari femmina sono leggermente più piccoli, raggiungendo un massimo di 2,8 metri.

Una delle più note caratteristiche dei pachidermi sono le enormi orecchie, le quali non solo gli permettono di usufruire di un udito particolarmente sviluppato, ma sono fondamentali per la dispersione del calore.

Le loro zanne, dal quale deriva appunto il nome Loxodonta, che significa “dente obliquo”, sono di avorio e, negli esemplari maschili, possono raggiungere il metro e mezzo di lunghezza.

Quanto pesa un elefante

Il peso di un elefante africano maschio varia dai 3800 ai 5100 kg, ma possono raggiungere addirittura gli 8000 kg.  Gli esemplari femminili, invece, viste le loro dimensioni decisamente più minute, raggiungono un massimo di 3500 kg.

Una vicenda del 1956, con protagonista Jose Fenykovi, vede la caccia e uccisione di un elefante africano in Angola, definitivo come il pachiderma più grande di sempre. La sua altezza raggiungeva i 4,2 metri e il suo peso toccava addirittura i 12.000 kg, ben 4 tonnellate in più rispetto alla media di oggi.

Che verso fa

Il verso dell’elefante è il barrito, che significa “cupo rumoreggiare”.

pachiderma africano

Differenze fra l’elefante africano e indiano

Le differenze più evidenti fra le due specie di elefanti, quello africano e quello asiatico, sono prevalentemente estetiche e riguardano il peso e l’altezza. Il pachiderma africano è infatti più alto e pesante rispetto al cugino indiano, il quale esemplare maschile possiede all’incirca le stesse dimensioni di un elefante africano femmina.

Anche i padiglioni auricolari sono diversi. L’elefante Africano ha infatti orecchie di dimensioni più grandi rispetto a quello asiatico. Lo stesso vale per le zanne, che nei pachidermi indiani femmina possono essere anche a malapena accennate.

Sono diversi anche i crani, appiattiti negli esemplari africani, il dorso, che è curvo, e infine la proboscide, che presenta due appendici digitoformi.

Gestazione

La gestazione degli elefanti è una delle caratteristiche più curiose di questi animali, poiché è la più lunga di tutti i mammiferi. La gestazione del pachiderma africano dura infatti circa 22 mesi e al suo termine nasce sempre e solo un cucciolo di elefante, poiché i parti gemellari sono rarissimi.

Un elefante neonato è però tutto tranne che piccolo ed esile. Il peso di un maschio raggiunge infatti i 120 kg, per una lunghezza di ben 1,2 metri e già dopo i primi venti minuti è in grado di reggersi sulle sue zampe e sarà pronto a vivere i primi tre anni della sua vita con la madre.

Habitat

Viaggiando con Safari Avventura potrai incontrare spesso gli elefanti, che abitano i tanti Parchi visitabili nei nostri itinerari, come ad esempio nel Parco Nazionale del Kilimangiaro, nel Parco Nazionale del Tarangire e nel Parco Nazionale di Arusha.

L’Habitat per eccellenza degli elefanti africani sono le zone dell’Africa Subsahariana, in particolar modo la savana alberata dove vi sia una grande presenza di fonti d’acqua, avendone l’elefante un grande bisogno.

Stato di conservazione

Attualmente l’elefante è una specie vulnerabile e minacciata, questo principalmente a causa dell’uomo. Grazie alle sue mastodontiche dimensioni, l’elefante non ha infatti rivali animali, se non quando è ancora piccolo. Da centinaia di anni il problema principale è il bracconaggio e la caccia all’elefante, che ne vede l’uccisione al fine di impossessarsi dell’avorio contenuto nelle sue zanne.

Attualmente non è a rischio estinzione, benché i suoi esemplari siano notevolmente diminuiti nel tempo, e grazie ai Parchi Nazionali ne viene salvaguardata la conservazione.

 

Se anche tu sei curioso di fare la conoscenza del maestoso elefante africano, allora ti aspettiamo in uno dei nostri tanti viaggi e tour in Tanzania, avventura indimenticabili alla scoperta dell’Africa.

2 Comments

  1. Stefania ha detto:

    L’Africa è un continente straordinario, ho avuto la fortuna di recarmi in Kenya anni fa e ho fatto il safari nei parchi Tsavo Est e Ovest e Amboseli. Sarebbe magnifico poter andare anche in Tanzania.

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